ROSSINI K & CRESCENDO

Concerti & DjSet
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Evento a pagamento

Casa Bucci

ROSSINI K 
Evento-simposio da un’idea di Viviana Bucci, Tommaso Bartolucci, Gianluca Panareo

INGREDIENTI

De Symposium Naturis 
Ricette patafisiche di ispirazione rossiniana

Un progetto di Andrea Carlo Pedrazzini
Con un omaggio a Pesaro e al Rossini intenso e raffinato intenditore di cucina, il progetto De Symposium Naturis amplia la mostra “De Bestiarum Naturis” a Casa Bucci. Si tratta, infatti, di un Menù studiato per una cena elegante in un ristorante del dopo-teatro, quando il suono degli applausi ancora echeggia nelle orecchie dei commensali e degli autori. In tale Menù, le pietanze sono descritte da illustrazioni originali e da nominazioni esotiche, che rimandano a ricette uniche e paradossali. Oltre a rivelare un mondo di nuove golosità, infatti, il Menù nasconde un profondo e tragico segreto scientifico, che è anche un segreto patafisico, se è vero – com’è dimostrato da tempo – che la Patafisica è l’unica vera scienza. Sarà desiderio del lettore capire la natura di tale segreto.

Torna a Casa, Rossini! 

Presentazione della riedizione delle statuette in ceramica ideate da Franco Bucci
Il Rossini Opera Festival fu fondato nel 1980 da Gianfranco Mariotti, fraterno amico ed estimatore di Franco Bucci. Fu argomento di accanite discussioni fra i due amici che avevano una diversa visione sul modo di fare cultura a Pesaro. Ma il travolgente successo del ROF fece vacillare le riserve di Franco Bucci, fortemente interessato al contemporaneo. Fu così che in un agosto di fine anni ’90 dopo una passeggiata in centro a Pesaro (evento piuttosto raro), Bucci tornò nel suo atelier convinto che c’era qualcosa che andava fatto, subito: un gadget rossiniano di alto livello che i tanti melomani in visita a Pesaro potessero portarsi a casa: sbirciando le vetrine del centro si era reso conto che quei pochi souvenir che si trovavano erano paccottiglia. L’ispirazione per la statuetta venne dal disegno di Jean-Pierre Dantan, più conosciuto come Dantan il Giovane (Parigi 1800 – Baden-Baden 1869), famoso ritrattista che con un segno quasi da cartoonist, aveva ritratto i musicisti più importanti del tempo fra cui il nostro Gioachino. Con un’attenta operazione di trasposizione dal disegno bidimensionale alla forma in ceramica (il modello fu realizzato da Maurizio Rocchi, pesarese, illustratore e artista) nacque la raffinata statuetta Rossini di Franco Bucci che in questi trent’anni è stata l’oggetto simbolo di Pesaro, donata a personaggi famosi, portata in regalo come ricordo della città e del suo illustre compositore. Dopo quasi trent’anni la statuetta di Rossini viene fedelmente rieditata: la scansione laser eseguita sui modelli originali dall’Archivio Franco Bucci e la collaborazione tecnica ed esecutiva di Gabriele Bucci, ceramista nipote e braccio destro di Franco, riporterà il Rossini di Dantan a casa sua, lì dove è nato.

Convivio 
Aperitivo con “vediamo chi indovina” e Scendi (birra e gazosa)
 
A seguire, esecuzione in prima assoluta

CRESCENDO
capriccio rossiniano per geofono, forno elettrico ed accadimenti vari

CRESCENDO è un’operetta da capannone in singolo atto, dove le dinamiche di un’installazione site&time-specific generano gli input sonori che vengono modulati per creare una composizione musicale dal vivo, interagendo in una partitura con gli accadimenti nello spazio.
in CRESCENDO i due artisti pesaresi si cimentano in un omaggio al loro più celebre e ingombrante concittadino, confrontandosi con il Rossini più materico, quello dei rumori, della cucina, delle odi in musica scritte per celebrare il cibo, nell’insieme e nei singoli elementi.
È così che CRESCENDO diventa una sinfonia per materia che sfrigola in un forno. Teglie, vapori, tutte vibrazioni che riecheggiano nell’ambiente e diventano veri e propri strumenti per una musica di un’orchestra che nasce dagli elementi e dalle loro interazioni.

dinamiche: Gianluca Panareo
musiche: Marco Colocci
durata 30 min

Evento su prenotazione. Ingresso con libera donazione.

ARTISTI

Andrea Carlo Pedrazzini

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Andrea C. Pedrazzini (1958) vive e lavora a Milano.
Durante gli studi universitari di estetica e critica d’arte, inizia a lavorare come illustratore. Da subito si orienta verso l’illustrazione editoriale e di qualità, specialmente da quando inizia la collaborazione con Gianni Sassi, direttore di Nuova Intrapresa, che oltre alle famose edizioni musicali della Cramps, curava l’edizione di Alfabeta e La Gola.
Ha disegnato principalmente per il Sole 24 Ore e l’Unità, con lunghe collaborazioni, ma suoi disegni sono apparsi anche su Esquire, Millionaire, la Stampa, su numerose pubblicazioni Coop e Slofood, e su vari quotidiani stranieri. Ha collaborato con la rivista di letteratura d’avanguardia Baldus e con l’Autre Journal di Parigi.
Ha insegnato Semiologia delle Immagini presso l’Istituto Europeo del Design e Illustrazione e Tratteggio presso l’istituto Arte Design Tecnica.
Tra il 1998 e il 2002 ha formato, insieme a Umberto Parenti, il sodalizio artistico delle Buioproduzioni, esponendo in varie manifestazioni e gallerie italiane.
Contemporaneamente all’attività di illustratore editoriale, a partire dal 2000 lavora al De Bestiarum Naturis, una grande opera artistico-letteraria in 999 capitoli, che prevede non solo migliaia di disegni ma numerosi testi, pubblicazioni editoriale e piccole produzioni multimediali.
Disegna da anni le copertine della rivista europea di letteratura SUD; ha disegnato copertine di dischi d’avanguardia e lavora spesso per tipi della casa editrice Exòrma.
Dal 2023 collabora, con disegni e articoli, alla rivista di cultura underground Re Nudo.
Nel settembre 2023 partecipa con una sua opera al Compleanno Patafisico presso la Stecca 3 a Milano e, nel 2024, viene nominato Uditore Enfiteuta dal Collage de ‘Pataphisique e dall’Ordine della Grande Giduglia. Partecipa ad altre manifestazioni patafisiche in Italia, per esempio Sanremo Patafisica.
Nel 2024, partecipa alla XX uscita della prestigiosa rivista-contenitore BAU con una sua opera in 120 copie differenti.
Nel 2024 due mostre importanti – una a Pesaro, grazie a Casa Bucci, e l’altra a Siena, grazie all’Accademia Chigiana – sono state organizzate intorno alle opere del De Bestiarum Naturis.
Sta preparando le illustrazioni per due volumi di racconti di autori contemporanei e, per il 2025, una mostra del Gran Bestiario a Ivrea.

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Gianluca Panareo

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Gianluca Panareo (Pesaro, 1988) è un artista visivo che vive e lavora tra Pesaro e Milano.
Il suo lavoro indaga il concetto di dinamica in tutte le sue declinazioni, da quello prettamente tecnico-scientifico a quello di dinamica umana, utilizzandolo per una ricerca del magico e del sacro, incentrata sull’evoluzione dei meccanismi che portano alla suggestione, alla commozione e alla poesia nel contemporaneo.
Le sue installazioni ambientali nascono sempre dal luogo che le ospita e dalla sua storia, che diventano parte integrante di un meccanismo scenico che utilizza strumenti e media eterogenei per arrivare a una dinamica capace di lasciare un segno, una traccia, un’impronta che diventano sintesi materica di un racconto.

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Marco Colocci

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Marco Colocci, aka Queimada, (Pesaro, 1989) è un produttore musicale e artista sonoro italiano attualmente residente a Copenaghen. Nell’universo sonoro di Queimada, elementi elettroacustici si fondono senza soluzione di continuità con registrazioni sul campo, creando un’architettura sonora frammentata ma coesa. I suoi paesaggi sonori sono meticolosamente realizzati a partire da una vasta gamma di registrazioni ambientali, soundscapes e fonti sintetiche, sapientemente mescolati grazie a competenze in tecniche e stili. L’estetica musicale di Queimada è stata presentata attraverso pubblicazioni soliste su etichette come Gin & Platonic e Rest Now!, oltre che attraverso una lunga collaborazione con l’artista sonora taiwanese Sabiwa, del collettivo Chinabot. Il suo lavoro ha risuonato in alcuni dei più prestigiosi festival di musica elettronica in Europa, tra cui Sonar, C2C e CTM, ed è stato trasmesso su stazioni radio di fama mondiale come BBC Sounds e NTS Radio.

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CASA BUCCI

Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci

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Casa Bucci è nell’edificio sede storica del ceramista Franco Bucci, luogo altamente simbolico, in origine era una fonderia dove Franco Bucci negli anni ’70 fino al 2000 ebbe la sede del suo laboratorio di ceramica e lo spaccio aziendale. Qui sono passati artisti, designer, creativi e uomini di cultura ed è stato luogo di produzione ma anche di convivio, dove sono nati progetti, idee, amicizie e scambi. In un’ala dello stabile è custodito l’archivio storico di Franco Bucci contenente più di 5000 ceramiche e l’archivio Gianni Sassi, il geniale imprenditore culturale milanese grande amico e frequentatore della famiglia Bucci. Nel 2023 Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci (rispettivamente figlia e nipote di Franco Bucci) avviano un nuovo corso di questa intensa storia familiare e riaprono lo spazio con il nome di Casa Bucci, con l’idea di rigenerare quell’energia produttiva, creativa e conviviale attraverso eventi, mostre, cene, concerti, performance e progettazione, produzione e vendita di oggetti di alto artigianato.

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